01/01/2018
Viviamo in un’epoca propizia: la scienza sta giungendo a conclusioni inaspettatamente futuristiche, proprio come le vecchie discipline misteriche hanno insegnato per millenni ed oltre.
Ovunque si volge lo sguardo, la bellezza sta meravigliosamente sbocciando come se il letargo nel quale fosse stata forzatamente costretta, avesse lasciato il campo alla nuova primavera del mondo:
il benessere economico sta prosperando;
i diritti civili sono garantiti a tutti;
ogni persona viene spinta a fare il lavoro che la eleva spiritualmente;
cibo e beni di prima sopravvivenza sono garantiti ad ogni essere di questa terra;
l’aria, l’acqua e la terra vengono rispettate e non più inquinate o usate per scopi non in linea con la natura;
le risorse energetiche sono ad accesso libero ed illimitato;
la scuola finalmente insegna i fondamenti della nostra civiltà senza le coperture che le istituzioni hanno inscenato;
ogni persona ha libero accesso alle cure che servono solo a migliorare il proprio stato di salute;
ogni famiglia collabora in base alle proprie attitudini alla costruzione del bene sociale;
ogni genitore sceglie liberamente come educare i propri figli nel rispetto di ciò che ritiene essere il meglio per essi;
l’informazione non è più filtrata dagli interessi delle multinazionali e degli organi di controllo politico
… o no?
Dove e quando le cose hanno preso una piega così poco aderente allo scenario che abbiamo appena letto facendoci reagire con un amaro sorriso che in molti sarà sfociato in rabbia e rimpianto?
Chi e che cosa sta tenendo per sé tutto il benessere e la conoscenza che in effetti esiste e renderebbe possibile tutto quanto?
Siamo nel periodo delle feste natalizie e Yeshua Ben Josef, meglio conosciuto come Gesù di Nazareth, parlando dei miracoli che egli compiva, un giorno disse: “Queste cose e di più grandi farete!”.
Cos’è che sta andando storto? Quando abbiamo deciso di cedere il potere che è insito nel nostro stesso stato di esseri umani?
Le recenti applicazioni della fisica dei quanti e della neurobiologia descrivono con assoluta precisione e certezza le infinite potenzialità che ogni nostra cellula possiede: rigenerazione, autoguarigione, energia infinita, rimodellamento ed addirittura immortalità sono caratteristiche di base dello stato di materia stessa che ci compone, solo per il fatto che essa resta assemblata grazie a leggi fisiche dove tutte queste cose avvengono continuamente, che noi lo vogliamo e sappiamo oppure no.
Questo è l’assurdo: stiamo consumando energia per NEGARE quanto di incredibile semplicemente fluirebbe da noi, se solo lo permettessimo.
Il problema è nato tanto, tanto tempo fa come impareremo ed è stato fatto tanto per far sì che le cose aderissero ad un preciso piano che sta ben funzionando. E a nostra insaputa stiamo aiutando a perpetrare tutto questo ogni volta che diciamo a qualcuno, ai nostri figli e a noi stessi espressioni come “Se una regola esiste bisogna rispettarla”, “Se lo dicono loro che hanno studiato saranno certi ed avranno verificato”, “Se lo dicono in televisione sarà sicuramente vero”, “Se hanno giurato di curarci, governarci e difenderci lo faranno per il nostro bene”… divertente vero?
A poco serve aver compreso ora che forse le cose non stavano proprio così, perché i nostri primi anni di vita sono stati una escalation di tali epiteti, a partire dal momento in cui dovevamo dormire quando papà e mamma lo decidevano indipendentemente dal fatto che noi ne avessimo bisogno o no.
“Ma insomma, le regole di base della vita e della convivenza civile dovremo pure impararle da qualcuno!”. L’abbiamo pensato tutti giusto? Ed è proprio lì che abbiamo cominciato a deviare le cose, perché dove sta scritto che la nostra personalità conosca meglio queste regole di quanto l’evoluzione della specie abbia impresso nei nostri geni e nei nostri istinti? Quando qualcuno ha scoperto e dimostrato che il cervello di un neonato sia intellettualmente inferiore a quello di un saggio adulto? Quando si è deciso che quell’essere che è riuscito a venire al mondo auto-generando la complessità del corpo umano a partire da due sole cellule, non sappia già tutto quello che c’è da sapere per garantirsi una vita felice e prosperosa? Noi siamo convinti che solo perché non comunicano a parole con noi siano intellettualmente inferiori, tanto che insistiamo ad insegnare loro tutto quello che noi sappiamo e crediamo essere giusto. E siccome ridono quando facciamo loro le facce strane e le smorfie, pensiamo che si staranno divertendo perché sono proprio ingenui e poco capaci di sostenere una comprensione che vada oltre il “ciao bel bambino paffuto, gne gne, cucù cucù e prrrrrrrrrr”. Io inizio ad avere la sensazione che non ridano PER noi, ma DI noi.
Sono stati versati fiumi ed oceani di inchiostro per dimostrare come la neurologia e l’apprendimento dei primi mesi di vita non abbia più eguali nella corso della vita di ciascuno di noi. Tanto che già attorno ai 18 anni di età non più del 6% del cervello viene più usato contemporaneamente. E se questa progressiva riduzione di controllo delle nostre potenzialità non fosse una legge ma un derivato delle limitazioni che ci imponiamo in nome del rispetto di cose che sono sempre state fatte così e saranno quindi giuste?
Adesso noi facciamo corsi, seminari e leggiamo libri per riprendere il potere, la conoscenza ed il controllo su di noi perché comprendiamo che qualcosa deve ritararsi su una piega giusta. Ma sembra sempre che alla fine i risultati facciano una fatica immensa ad arrivare, come se guidassimo con il freno a mano tirato, in salita ed oltretutto in costante riserva. E con la batteria scarica. E portandoci un rimorchio a traino.
Questo è il punto, noi crediamo che l’ora sia giunta per fare quello che nel profondo tutti sappiamo debba essere fatto: dobbiamo insegnare fin dall’inizio ai più piccoli cosa possono realmente fare se solo le limitazioni imposte da norme di supposto bene sociale potessero non essere mai inserite come schemi cerebrali formanti e condizionanti l’intera vita psichica di un futuro adulto.
Per questo, dopo anni di esperienza nel campo dell’insegnamento e della divulgazione della medicina naturale, dell’insegnamento dinamico, della fisica quantistica applicata alla vita di tutti i giorni per l’accrescimento del potenziale in noi, pensiamo sia arrivato il momento di intraprendere il più bello ed importante dei percorsi: quello che seguito da noi INSIEME ai bambini, ci faccia diventare quella massa critica in grado di far nascere il seme per la scuola del futuro proprio assieme ai più piccoli che ne sono il fondamento educativo. Un corso dove adulti, bambini ed adolescenti imparino le stesse cose meravigliose (ovviamente dosate e modellate sulle esigenze e capacità di ognuno) si può e si deve iniziare a fare.
Alternare i fondamenti della conoscenza del tutto unificato alternandolo a giochi, simulazioni, esperimenti, esercizi e ancora giochi farà interagire quelle parti del cervello che ci ostiniamo ad usare separate me che sono nate per cantare e suonare in un unico concerto dove l’apprendimento è un naturale, piacevole ed inevitabile derivato.
Impariamo proprio da quelle forzature che ci sforziamo di combattere ed iniziamo ad usarle a nostro vantaggio proprio perché, anche se in senso negativo, ci è stato mostrato come possano funzionare:
la televisione ha un potere ipnotico? Bene, decidiamo cosa vedere e che cosa “obbligarci a credere”;
stare seduti troppo a lungo aumenta lo stress? Bene, insegniamo mentre ci muoviamo;
gli ambienti chiusi riducono l’ossigenazione e quindi il ricambio cellulare cerebrale? Bene, pratichiamo all’aria aperta;
l’attenzione non può essere sostenuta per più di 25 minuti? Bene, insegniamo per mezzo dei giochi;
gli occhi si affaticano restando troppo a lungo su libri o quaderni? Bene, usiamo le mani per costruire ciò che vogliamo imparare e non servirà riscrivere e ripetere ciò che vogliamo memorizzare, perché il cervello avendolo creato lo inserirà direttamente in memoria a lungo termine;
non possiamo iscriverci a scuole senza essere vaccinati? Ancora meglio, creiamo noi le nuove scuole dove le cose non stanno contro le regole di qualcun altro, ma in favore di quelle nuove che assieme possiamo definire.
Difficile vero? Certo, ma non per questo non realizzabile. Realtà di questo tipo stanno fiorendo in ogni dove sviluppando un’attitudine piuttosto che un’altra. Noi vogliamo solamente che il tutto venga unificato in un disegno comune dove finalmente sarà possibile lasciare che la magia dell’impossibile che è possibile, anzi, INEVITABILE proprio grazie al nostro essere vivi e consapevoli di noi stessi.
Sarà meraviglioso vedere come lo sforzo che facciamo per NEGARCI tutto questo potere sia nettamente superiore a quello che serve per far risplendere l’infinita bellezza di ciò che siamo sempre stati e che sempre saremo: esseri totalmente infiniti e pieni della potenza e bellezza di tutto ciò che è.
Che dire… il Natale è la festa della luce che trionfa sul buio preparando la strada alla vita che vince sulla morte: e se noi imparassimo come incarnarle tutte e due in contemporanea per esserne i padroni ed artefici. Si può fare!
Buon Natale e buona creazione del nuovo anno: che sia carico dei progetti che vogliamo che il futuro ci presenti come realtà.
Ora ne avete uno che tutti assieme possiamo costruire per dare il nostro contributo all’espansione di quel progetto meraviglioso che chiamiamo vita.